Per
chi, come noi, ha frequentato le scuole dell'obbligo a Torino, data la
presenza del Museo Egizio cittadino (il secondo al mondo dopo quello
del Cairo), cui era d'obbligo almeno una 'visita d'istruzione' (due
volte alle elementari, una alle medie, una alle superiori), con
approfondite spiegazioni della tecnica di mummificazione, della
produzione di carta dalla pianta del papiro, ecc.
vedere
in prima persona i luoghi in cui ancora resistono al tempo (un detto
arabo cita: L'uomo
ha paura del tempo, ma il tempo
ha paura delle piramidi)
opere di cui ci si chiede adesso come potessero essere concepite e
costruite allora, esercita un fascino immenso, come se ritornassimo ad
essere scolaretti
che guardano in alto a bocca aperta.